PRIMO NUMERO DEL MERLO GIALLO

Come anticipato nella versione beta di questo blog, il merlo ha recuperato un articolo datato 2 dicembre 2007. E l'epoca del " predellino". Berlusconi da pochi giorni  ha lanciato l'appello all'unità di tutte le forze di destra. Questo articolo mai pubblicato perchè censurato, altro non è che una lucida previsione del comportamento politico di Fini e di A.N..
Ci sono alcuni elementi che non collimano con l'attualità, come la posizione di Casini e la fondazione della Destra Nazionale. C'è qualche riferimento storico che allora non è piaciuto ma serviva soltanto a rinfrescare la memoria di chi non solo non conosce il passato remoto ma anche il passato prossimo. Non fu pubblicato per apologia  della Repubblica Sociale Italiana. In veritò fu censurato perchè si criticava politicamente Fini. I fatti di questi giorni confermano quanto previsto ed il merlo sottopone al Vostro giudizio questo articolo pregandoVi, se vorrete, di esprimere un giudizio. Qualunque siano le Vostre opinioni il merlo le prenderà in considerazione e soprattutto non le censurerà.

Il merlo giallo.

P.s. Il merlo ha notato, oggi 25 aprile, che il buon Gianfranco Fini sta tendando una indecorosa marcia indietro perche si è reso conto di essere rimasto solo e che la sua alta carica è in forse.




La strategia di Berlusconi ed il declino di Fini

Ha meravigliato tutti, alleati ed avversari politici. Un terremoto. In poco più di una mezz’ora è riuscito a sconvolgere un assonnato mondo politico. Ha fatto bene, ha fatto male? Ancora non lo sappiamo ma una cosa è certa che questo uomo ha il potere di stupire e di inventarsi trasformazioni che disorientano tutti. La sua pervicace convinzione di essere nel giusto alla fine riesce a convincere milioni di cittadini. La sua strategia non è campata in aria. Un grande contenitore di voti può desertificare alleati poco fedeli e rendere il quadro politico più semplice e più gradito agli italiani. Non si può negare che molti elettori di alleanza nazionale vedano con occhio più ammiccante Berlusconi che il traballante segretario del partito Fini. Alleanza nazionale ha perso nel tempo il suo originario spirito; è più un erede della vecchia democrazia cristiana di destra che il portabandiera delle futuristiche idee politiche di Giorgio Almirante. La spocchiosa presunzione di Fini sta portando il partito ad una inevitabile fine politica. La nascita della Destra di Storace, benedetta da Berlusconi, la Mussolini che crea un nuovo partito alla destra di alleanza nazionale, sono elementi che fanno capire chiaramente che il partito di Fini si regge ormai soltanto su deputati e senatori che si aggrappano a cariche nel partito che gli permettono ancora visibilità televisive. Se avessero una valida alternativa di chiarezza politica non avrebbero alcuno indugio a mollare Fini. Tutto ciò Berlusconi l’ha capito ed ha individuato nella debolezza di alcuni alleati l’iniziativa per mettere in moto il suo nuovo progetto. Bossi e Casini stanno alla finestra. Probabilmente, in tempi brevi, aderiranno in qualche modo al progetto. La Lega aderendo dall’esterno, l’UDC di Casini mediando una sua partecipazione. L’unico che non vuol mollare il suo limitato potere è Fini che crede ancora di poter manovrare folle di elettori che ormai gli stanno voltando le spalle. Non si possono tradire in modo spudorato le origini, non si possono tradire gli ideali che ancora vedono in quella fiamma, divenuta sempre più piccola, lo spirito di un partito sociale che si richiamava alla carta del lavoro della Repubblica Sociale Italiana. Un documento scritto, nonostante i tempi drammatici, con una lungimiranza politica che vedeva i lavoratori compartecipi agli utili delle aziende. Naturalmente non solo questo professava il Movimento Sociale Italiano. Prevedeva una legge che rendesse più solida la figura del Presidente, con poteri che gli permettessero di governare con autonomia in favore di una stabilità benefica per il paese. Tutti argomenti dimenticati da Fini che ha voluto soltanto crearsi un suo “feudo” ignorando qualsiasi discussione all’interno del partito. Donna Almirante, non a caso ha partecipato, con Berlusconi, all’atto costitutivo della Destra di Storace. E’ chiaro perciò che l’anello debole della casa delle libertà non era Casini che giustamente faceva da “pungolo” alla politica di Berlusconi ma era Alleanza Nazionale che non voleva mettere in discussione una futura, quanto aleatoria, candidatura di Fini alla guida della Casa delle Libertà. Berlusconi ha fatto intendere a tutti che senza di lui si andrà incontro ad un insuccesso senza precedenti. Cosa pensano di fare Fini e Casini con uno striminzito 16%, che un domani potrebbe anche assottigliarsi? La partita è solo all’inizio ma è evidente che comunque le regole del gioco sono ancora in mano al “Cavaliere”. Se ne facciano tutti una ragione.



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